Museo Civico di Castel Bolognese

 

Il museo civico si articola in tre distinte sezioni: artistica, storica ed archeologica con l’obiettivo di tutelare la memoria della propria comunità, la storia della città e le opere degli artisti. L’istituzione museale di Castel Bolognese non è un luogo di conservazione fine a sé stessa, ma anche uno strumento di trasmissione e riqualificazione culturale. Il patrimonio museale è messo a disposizione dell’intera comunità, anche per didattica e long life learning. Nella sezione artistica sono esposte prevalentemente opere artisti locali scomparsi, la cui documentazione

Sebastiano Melchiorre Fanelli – Castelbolognese

è uno degli obiettivi che persegue il Museo. I nuclei principali, per qualità e quantità sono rappresentati dalle opere di Giovanni Piancastelli e Giuseppe Guidi: il primo con numerosi disegni a penna e dipinti ad olio, il secondo con acqueforti, disegni e smalti su rame estremamente originali. Oltre alle medaglie e placchette di Giovanni Bernardi, scultore ed incisore attivo nel XVI secolo, ci sono alcune rare opere del pittore e patriota Sebastiano Fanelli.
L’attività dello scultore Angelo Biancini è documentata da una grande Annunciazione in ceramica, alcuni bronzetti e un gesso dorato di figura materna. Altri artisti presenti sono Giovanni Antonio Antolini, Cassiano Balducci, Mario Morelli e Fausto Ferlini. Interessante anche la collezione del liutaio castellano Nicola Utili.

Nella sezione storica sono conservate testimonianze molto varie tra cui una raccolta di campane, con l’ottocentesca campana della stazione ferroviaria decorata da un raro bassorilievo di locomotiva a vapore, alcune interessanti targhe devozionali in ceramica, vecchi timbri della municipalità. Tra i cimeli garibaldini, una sciabola, un cappello e una foto di Garibaldi.
Ci sono inoltre piccoli bronzi, frammenti lapidei, ceramiche domestiche e una piccola collezione di monete pontificie e italiane.
La sezione archeologica raccoglie materiali e reperti del territorio di Castel Bolognese dalla Preistoria al periodo post-medievale. Particolarmente interessante la Tomba del guerriero di Ponte del Castello: si tratta di una sepoltura umbra del VI secolo a.C., rinvenuta nel 2011 al Ponte del Castello con un ricco corredo composto da vasellame ceramico, armi e ornamenti.

 

Informazioni e ringraziamenti

In collaborazione con:
Unione della Romagna Faentina - Settore Turismo