Parco-museo Le 127 giornate di Riolo

 

Sotto le antiche Mura di Riolo Terme è stato realizzato una sorta di “parco-museo” dove sono esposte sculture in bronzo dell’artista Giovanni Bertozzi, ispirate al libro “Le 127 giornate di Riolo”. Durante il secondo conflitto mondiale, la cittadina di Riolo Terme fu caposaldo tedesco e teatro di aspri combattimenti che causarono ingenti danni, lutti e distruzioni. Le operazioni belliche del
1944-45 fecero sosta nel territorio riolese per 4 mesi durante l’inverno lungo il fiume Senio, dalla Vena del gesso fino a Valle. L’offensiva finale fu lanciata dagli Alleati nell’aprile 1945. Riolo fu liberata l’11 aprile, dopo 127 lunghi giorni d’assedio, dal Gruppo di Combattimento “Friuli” e dalla Brigata Ebraica, inquadrati nel X Corpo d’Armata britannico.

Sotto le antiche Mura di Riolo Terme è stato realizzato una sorta di “parco-museo” dedicato alla memoria delle vittime del nazifascismo, dove sono esposte intriganti sculture in bronzo dell’artista Giovanni Bertozzi, ispirate ai “bozzetti” delle pagine del libro di Leonida Costa “Le 127 giornate di Riolo”.

All’inizio del percorso una targa in ferro annuncia e presenta il Parco-Museo. Il monumento principale è in bronzo, mentre i basamenti delle altre strutture sono in pietra e reggono altorilievi in bronzo o in ceramica. Poco distante è presente il monumento dedicato al Comandante del Gruppo di Combattimento Friuli, Gen. Arturo Scattini, che liberò Riolo l’11 aprile del 1945.

Informazioni e ringraziamenti

In collaborazione con:
Unione della Romagna Faentina - Comune di Riolo T.

 

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